martedì 2 marzo 2010

BOLIVIA - COPACABANA E LA PAZ

Copacabana..deja vu'..ma qui non si parla della mitica spiaggia carioca..sono arrivato in Bolivia,lago Titicaca,3800 metri sul livello del mare..prima di arrivare in Bolivia come da programma mi sono fermato un giorno a Puno,cittadina peruviana,anch'essa sul lago Titicaca.Il viaggio di 5 ore da Arequipa a Puno e' stato un po' scomodo,in primis perche' nel pullmann c'erano piu' persone che posti,e poi perche' il mio vicino era un ragazzino boliviano che,come direbbe il mio amico Fra,puzzava come una bestia di satana(scopriro' poi con il passare dei giorni che in Bolivia questa e' una caratteristica di molti..).La mia idea di fermarmi a Puno per un giorno e' stata buona.Mi sono sistemato in un bel'ostello dove in poche ore sono diventato grande amico di tutto lo staff ed in particolare del cuoco che si e' rivelato un vecchio cuore rossonero.A Puno ho fatto conoscenza con l'altitudine,quella vera..anche qui sopra i 3800 metri..ho avuto un po' di mal di testa ma niente piu'..ovviamente a queste altezze camminare diventa un impresa titanica,fare un piano di scale,una salita o solamente fare una azione che implichi un muovimento ti provoca un affanno clamoroso e un battito cardiaco ''leggermente'' accellerato..adesso capisco come si sentiva Maradona a fine carriera..comunque lascio Puno senza troppi rimpianti e mi dirigo a Copacabana in Bolivia..le tre ore passano tra paesaggi spettacolari e un autista esaurito che ogni venti secondi suonava il clacson e che a piu' riprese ha rischiato di investire gruppi di animali e qualche campesino boliviano.Sul pullmann ho conosciuto una ragazza italiana,Marianna(colei che mi iniziera' alle foglie di coca..).Dopo quasi due mesi senza praticamente parlare italiano(a parte qualche compatriota conosciuto a San Paolo)sono stato contento di condividere i miei commenti sui personaggi locali con qualcuno che li capisse.Abbiamo passato qualche giorno insieme,visto che anche lei dopo Copacabana aveva intenzione di andare a La Paz.Le giornate a Copacabana sono state rovinate da un tempo un po' di merda,visto che la mattina pioveva e si doveva aspettare fino al pomeriggio per vedere un po' di sole.Come se non bastasse il paese sembrava appena uscito da una guerra civile..strade quasi inesistenti che si trasformano in fiumi con due goccie di pioggia,servizi al minimo e soprattutto carenza di acqua calda e assenza di acqua potabile..e con il passare dei giorni mi sono accorto di avere visto solo la punta dell'iceberg.Il giorno della partenza per La Paz un bel sole ci ha salutato e il viaggio e' filato liscio tra vallate spettacolari e un attraversamento del lago,pullmann compreso.Quando eravamo a meno di venti chilometri dalla citta' ecco l'imprevisto..quello che in Bolivia e' sempre dietro l'angolo..l'unico ponte di collegamento crollato(ma appena appena)e tutti fermi ad aspettare non si sa cosa.Naturalmente nessuno aveva la minima idea di quanto sarebbe durata questa situazione.L'autista della compagnia non sapeva cosa dire e continuava a fare supercazzole,manco fosse il conte Mascetti..ho avuto la conferma che i boliviani sono dei grandi paraculi(ma di questo parlo dopo,l'argomento merita un'approfondimento a parte).Con un paio di ragazzi argentini abbiamo deciso di organizzarci per i cazzi nostri,cosi dopo aver sobillato tutti le altre persone del pullman,abbiamo attraversato il ponte zaino in spalla e abbiamo contrattato un passaggio dai vari pulmini.Giustamente mi sono fatto intervistare dalla televisione locale..non ho potuto restistere..ci sono andato giu' pesante,mi sa che mi hanno tagliato perche' ho mi e' uscita qualche parola tipo mierda,malparido e hijos de puta.Alla fine siamo arrivati a La Paz,con tre ore di ritardo..la Bolivia e' uno di quei paesi in cui non bisogna avere fretta,sai quando parti ma non sai mai quando arrivi,tra ponti crollati,strade impraticabili e scioperi degli autisti(massimo rispetto,ma quelle brutte merde boliviane dovrebbero prima imparare a guidare un pullman senza far vomitare la gente..e poi magari scioperare..).Pochi giorni qui ma ho gia' capito la cosa piu' importante:la Bolivia ha due facce.Una brutta,che a volte te la fa odiare..ma una bella che spesso ti fa sentire profondamente innamorato di questo posto nonostante tutte le cose che non funzionano(e vi assicuro che sono tante).Fortunatamente qui la vita non costa niente:con 1 euro si puo' mangiare e con 4 euro puoi trovare una stanza con bagno privato..non male.Adesso sono a La Paz,dove mi fermero' fino a Venerdi,causa sciopero autisti(per sapere quello che penso della categoria leggere qualche riga sopra).Obbiettivi:fare la most dangerous road in bicicletta e provare un calcio di punizione in altura per vedere se la palla va piu' veloce.La citta' e' praticamente un imbuto,costruita in una specie di vallata e circondata da montagne.Giustamente ogni due strade tre salite..che a sta altitudine e' il massimo.Pensavo che fosse difficile attraversare la strada a Lima,ma qua e' pure peggio..caotica..anche se la gente si muove lentamente per l'altitudine..e anche perche' fondamentalmente i boliviani sono degli inchiodati..



La Bolivia merita qualche approfondimento.Il primo e' sulle donne boliviane ed in particolare su quelle dell'etnia Aymara.La prima cosa che si nota quando le si guarda e che non si capisce quanti anni abbiano:sembrano tutte vecchie,forse a causa del sole che a queste altezze ti ustiona la faccia.Fin qui nulla di strano direte voi..avvicinandosi ci si rende conto che sotto la gonna di lana ne hanno almeno altre quattro..vederle camminare da dietro e' uno spettacolo..pare che abbiano dei culi fuori misura..ma il peggio lo si scopre quando gli si arriva molto vicino..puzzano..ma non di sudore..puzzano proprio tanto,tipo di stalla con un problema di fognature..e in piu'sfoggiano dei bellissimi incisivo d'oro,come il vecchio bomber panamense del Cagliari Dely Valdes..e giustamente non mancano di spazzarseli allegramente in mezzo alla strada..detto questo,amo queste donnine,che camminano cariche di chili di roba sulle spalle e nonostante il mondo cammini veloce,sono rimaste a usanze e costumi di centinaia di anni fa.Quello che ho cercato di spiegare prima e' proprio questo:le odio..ma le amo..tipico sentimento boliviano.Per chi non sapesse chi sono le donne Aymara ecco una foto di due mie socie..




In riferimento a quello che ho appena scritto,penso che se qualcuno ha intenzione di farsi prete o diventare missionario,credo che la Bolivia sarebbe una bella opzione..non vedo tante difficolta' a mantenersi casti e puri da queste parti..



Altro approfondimento lo merita la paraculaggine di questo popolo.Fondamentalmente a livello di mentalita'sono indietro di almeno 40 anni e in un modo o nell'altro cercano sempre di incularti.Alcuni esempi..contrattiamo il prezzo per un minivan per raggiungere La Paz..50 bolivianos in 4..poco piu'di un euro a testa,poca roba..quando arriviamo l'autista ci dice che vuole piu' soldi perche'i nostri zaini occupavano dei posti..figlio mio,ma tu ti metti a fare sti discorsi a due italiani e a due argentini??UN BOLIVIANO CHE CERCA DI INCULARE UN ITALIANOOOOO???L'abbiamo ammazzato di parole sto merdoso..devi farne di strada bimbo,se vuoi capire come e' fatto il mondo(NDR - citazione di una vecchia pubblicita' delle scarpine Chicco).Altro classico da queste parti e' che quando paghi fingono sempre di non avere il resto o cercano di incularti dandoti resti sbagliati..ci provano sempre..ma ormai ho capito il giochino e non mi fregano piu'..avviso ai naviganti..ho un idea per fare i soldi qui..il giochino delle tre carte..babbi come sono i boliviani in un paio d'anni uno capace fa i soldi veri..


La gente da queste parti si arrangia come puo'.Sui pullmann ci si imbatte in autisti che prima della partenza cercano di venderti le merendine e venditori di libri che ti asciugano per ore cercando di venderti un libro sulla storia boliviana o uno sulle proprieta' curative delle piante..ma il top sono i bambini cantanti.Salgono e iniziano a cantare battendo le mani per tenere il tempo..primo sono stonati,ma pesantemente..secondo vanno fuoritempo con le mani..ma molto fuoritempo..se aggiungiamo poi che cantano canzoni d'amore boliviane..penso di aver reso bene l'idea..rimpiango i cari e vecchi suonatori di flauto peruviani...



Il presidente Evo Morales,ex campesino eletto cinque anni fa,non dovrebbe avere problemi a vincere le elezioni anche quest'anno.Spuntano foto con il suo faccione e slogan del tipo "Evo de nuevo" da tutte le parti.Sarei curioso di sapere cosa ha combinato in questi 5 anni,soprattutto a livello di infrastrutture.Ho capito che i muratori e i boliviani in generale non sono molto agili(dico solo che sono andato in un bar che era in discesa..ma non poco..facevo fatica a stare seduto,manco fossi sul muro di Sormano),ma amico mio inizia a farli correre a forza di bastonate,quantomeno a fargli asfaltare due strade in croce..il mio povero culo mi duole a forza di buche e strade sterrate..caro Evo,spero che i prossimi anni riuscirai a combinare qualcosa,anche se fino a quando la gente avra' sta mentalita' e sta voglia di lavorare la vedo dura..io credo in te e in tuo onore metto una tua bella foto sul mio blog..EVOTAR..





La cosa che mi ha fatto piu' ridere e' che la Bolivia ha la marina militare..peccato che qui non ci sia il mare..qualche centinaio di anni fa dopo avere perso la guerra contro il Cile,la Bolivia ha perso anche gli sbocchi sul mare..ma i boliviani se ne fottono..e pattugliano le insidiose acque del lago Titicaca in attesa di prendersi l'attesa vendetta sugli odiati cileni(che per quello che ho visto possono pure stare tranquilli).


Qualche giorno fa io e Marianna ci siamo imbattuti in un ristorante che proponeva nel menu' finto conejo(finto coniglio)..mi sa che i vicentini sono arrivati anche qui..miaooooo..

Foto boliviane:http://www.flickr.com/photos/seidamerica/


Per "L'angolo del sosia"trovati Luciano Bennetton,Mike Jegger e Drupi boliviano.
PS - I boliviani sono tutti uguali..altro che cinesi..


Ci sentiamo presto..boliviani permettendo..
Fabio

Inizialmente viaggiamo per perderci,poi viaggiamo per ritrovarci.Viaggiamo per aprire il nostro cuore e i nostri occhi e conoscere del mondo piu' di quello che riesce a stare nei giornali.Viaggiamo per portare quel poco che possiamo,nella nostra conoscenza e ignoranza,a quelle parti del globo le cui ricchezze sono diversamente distribuite.E,in sostanza,viaggiamo per ritornare a essere dei giovani pazzi,per rallentare il tempo,per farci ingannare e innamorarci di nuovo.
Pico Iyer (Why we travel)

1 commento:

  1. haaaaaaaaaaaaaaaaa!!! porca eva..
    li hai distrutti fabie'....
    certo che il bar in discesa dev'essere propio
    uno spettacolo...
    alla fine ci facciamo un libro tipo
    in to the wild con le tue storie...
    fantastico....
    loffre

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