giovedì 18 marzo 2010

ARGENTINA - LA QUIACA,TILCARA E SALTA "LA LINDA"

Finalmente Argentina..sono riuscito a lasciare indenne la Bolivia,dopo due settimane che comunque ricordero' come splendide nonostante tutto.Da Tupiza uno scassatissimo bus mi ha portato su una scassatissima strada fino a Villazon,posto di confine tra Bolivia e Argentina.Da qui mi sono diretto a piedi sul ponte che divide Villazon da La Quiaca in Argentina e dopo un rigoroso controllo dei miei zaini sono riuscito a sconfinare.Finalmente asfalto.La Quiaca e' la classica cittadina di confine,un po' come Ponte Chiasso ma senza marocchini e turchi.Ho deciso di fermarmi una notte,visto che ero stanco e non avevo voglia di farmi altre 3 ore di bus per arrivare in qualche posto serio(e soprattutto avevo bisogno di una doccia,tra la polvere e il sudore rischiavo essere scambiato per un boliviano).Camminando per la citta'..anzi per il paese,sono passato davanti ad un negozietto di abbigliamento che esponeva un cartello in cui segnalava che erano disponibili camere a prezzo speciale.L'anziana signora del negozio mi ha offerto una camera sul retro e una doccia calda ad un prezzo super economico..non potevo rifiutare,tanto piu' che quando sono entrato nel negozio la radio stava trasmettendo la canzone "Call me" di Ivana Spagna..un chiaro segno del destino.La signora,con il suo marcato accento argentino, con la sua gentilezza e con la sua disponibilita' quasi mi fa commuovere..non ci sono piu' abituato..la vicina Bolivia e i rozzi boliviani mi sembrano lontanissimi.Dopo essermi fatto una bella doccia ed essere tornato un tipico italiano,sono andato a mangiarmi una clamorosa parrilada,accompagnata da una Quilmes gelata e da Tigre-Boca Juniors del campionato argentino..bentornato a casa..(per la cronaca la partita e' finita con un clamoroso 3-0 per il Tigre con tripletta di Carlos "el chino"Luna..il Boca sta peggio del Milan di Tabarez).Dopo una buona dormita e una buona colazione,sono gia' sul bus che mi portera' nel piccolo paese di Tilcara.Molti argentini mi hanno consigliato di fermarmi in questo posto e io non vedo perche' non dovrei ascoltarli.Tilcara e' veramente carina,posizionata nel mezzo della splendida Quebrada di Humauaca,tra montagne color ocra e cactus.L'alta stagione da queste parti e' appena finita,le orde di turisti se ne sono andati e il paese e' supertranquillo..un po' di tranquillita' e' proprio quello che mi serve(..anche se e' risaputo che tranquillo e' morto inculato..).Mi sistemo al "Burrito Hostel" gestito da giovani ragazzi argentini e passo i due giorni a Tilcara tra splendide passeggiate e riposi al sole sull'amaca dell' ostello.La temperatura e' perfetta(25 gradi ventilati) e dopo 2 settimane sopra i 3800 metri con punte di 5000,torno sotto i 3000 e mi sembra di rinascere.Ho anche rincontrato l'amico spagnolo Joel con il quale ho condiviso il tour di tre giorni ad Uyuni.L'ultima sera i ragazzi hanno organizzato una festa con sangria,birra e soprattutto asado argentino.Finalmente posso provare la specialita' della zona,la carne di lama(che a dire la verita' e' anche specialita' dell'altipiano boliviano..ma non mi sono fidato di provarla in Bolivia..).Bella serata.Ormai nell' ostello sono conosciuto come "el tano",che e' una parola che nello slang argentino significa italiano.La mattina successiva decido di partire per Salta che pare essere la citta' piu' bella d'Argentina.Da qui il soprannome con il quale e' conosciuta,Salta "la linda".Al mio arrivo in citta' dopo un viaggio in bus di 4 ore,mi rendo conto che il soprannome e' meritato.Posta in una vallata ad un' altezza di 1000 metri(come godo..) non pare neanche una citta' sudamericana.Mi accolgono grandi parchi e un traffico finalmente "normale".Passo la giornata camminando tra le vie pedonali affollate di gente che fa shopping e le piazze rilassate del centro.Oggi vorrei andare con la funivia sul cerro che domina la citta' per godermi la vista dall' alto.In serata riparto.Mi attende un weekend a Cordoba,tra vecchi amici,mate,alfajor e ahime'..coca e fernet..

Adoro l'Argentina,soprattutto adesso che sono reduce da due settimane in Bolivia.C'e' una cosa che pero' non sopporto..i controlli dell' esercito.Ho fatto due viaggi in pullmann da quando sono ritornato qui e durante questi viaggi siamo stati fermati ben quattro volte per dei controlli.Ti fanno scendere,ti dispongono su due file(uomini e donne) e poi ti controllano il bagaglio(ovviamente non trovano niente,visto che si limitano ad aprire,spostare due cose e guardare dentro).Sti controlli mi hanno ampiamente rotto i colglioni,visto che tre volte stavo dormendo e una volta stavo guardando un film che adesso non so come finisce..(per la cronaca uno dei film piu' brutti che io abbia mai visto.."The marines 2"..ci mancava solo Edoardo Costa e il film sarebbe stato da oscar..)

A proposito di oscar,in Argentina sono impazziti per il film "El secreto de sus ojos" che ha appena vinto l'oscar come miglior film straniero.Sono riuscito a vedere il film durante il viaggio da Tilcara a Salta.Molto bello,lo consiglio vivamente a tutti.Una storia poliziesca in cui si intreccia la passione per la squadra di calcio Racing di Avellaneda.La frase che mi e' rimasta piu' impressa suona piu' o meno cosi.."nella vita puoi cambiare tutto..la famiglia,la moglie.la religione..ma non potrai mai cambiare la squadra di calcio..".Ormai sono diventato esperto di cinema argentino,visto che in altri viaggi in bus mi sono visto "Luna de Avellaneda" e "El mismo amor,la misma lluvia"(a dire il vero sono diventato esperto anche di film americani di serie c stile "The marines 2"..e anche se mi ha fatto cagare,mi chiedo se riusciro' mai a vedere "The marines 1"..)

Domenica a "La Bombonera" di Buenos Aires si gioca il superclasico Boca-River.Occasione unica..ma tecnicamente non realizzabile.Peccato,se fosse stato settimana prossima sarebbe stato perfetto.Forse e' meglio cosi' visto che sara' uno dei superclasici piu scandalosi della storia sia per la condizione delle due squadre che per l'attuale posizione di classifica..Boca penultimo e River li vicino..rosico,ma sono sicuro che un giorno realizzero' anche questo sogno..

Finalmente con delle connessioni internet serie ho potuto aggiungere qualche foto:http://www.flickr.com/photos/seidamerica/

Ho trovato 2 sosia:Al Pacino che faceva jogging e uno clamoroso..Che Guevara,un ragazzo argentino che era nel mio ostello di Tilcara.Forse riesco a recuperare qualche foto e cosi poi mi dite..per rispetto gli ho anche regalato le ultime foglie di coca che mi erano rimaste dalla Bolivia..hasta la victoria Che!!

Hasta pronto amigos!!
Saludos da "el tano"

Rimango altre quattro ore in sella, e guido finché il sole è già quasi al tramonto, secondo una sana abitudine che da tempo ero costretto a perdere, prima di fermarmi in un villaggio qualsiasi per passare la notte. E’ una delle sensazioni che ho sempre amato di più, e che così spesso mi ha dato l'illusione di essere libero e padrone della mia vita: quel grappolo di minuti dalla consistenza indefinibile, quando non è ancora buio e non è più giorno, e tu entri in un posto che non hai mai sentito nominare,con la consapevolezza che domani sarai gia' lontano,e che per altri mesi,per altri anni,per altri grappoli di minuti della stessa intensita' continuerai ad allontanarti,assecondando il dipanarsi di una matassa il cui filo ti si srotola tra le mani senza farsi accorgere,e finisce dall'altra parte del mondo.
Giorgio Bettinelli (Brum brum 254.000 km in vespa)

3 commenti:

  1. porca troia!!!!!!

    profonda invidia!!!!!

    profonda molto profonda...loffre

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  3. Pucará de Tilcara es un lugar que me fascinó! Por un lado El Barrio de la Entrada me impactó: son otras construcciones de viviendas y varios recintos sin techo. Por otro, el Jardín Botánico de Altura (a la izquierda de la entrada al Pucará de Tilcara) que tiene una superficie de 3 hectáreas, donde se pueden apreciar especies características de la vegetación de la quebrada y de la puna jujeña.
    Fue un viaje de ensueño, además re bien, porque me quedé en el mejor hostel de Jujuy: burrito hostel donde me trataron re bien y además hice un montón de amigos! Creo que voy a volver porque todo fue tan bueno que vale la pena repetirlo.
    Saludos!
    Meli

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